Il documentario si basa su un’idea molto semplice e nello stesso tempo abbastanza complessa: porre delle domande estremamente dirette a un campione numeroso di persone circa il proprio intimo rapporto con Dio, la spiritualità e la fede.
Uno degli interrogativi è: “Chi è Dio per te”. Una domanda, banale e al contempo difficilissima, che supporrebbe forse non solo una risposta lunga ore ma probabilmente lunga una vita. L’idea e l’esperimento è quello di fotografare delle risposte immediate e più possibile prive di sovrastrutture. Utilizzare il limite apparente di un’intervista non annunciata per raggiungere brevi attimi di verità e onestà.
Il cardine del documentario è dato dalla vasta eterogeneità di tipologie umane, religiose e geografiche e dalla loro provenienza. Tutti gli intervistati infatti hanno vissuto all’interno di un eccezionale microcosmo estemporaneo, ovvero sul set di un noto e dibattuto film sulla passione di Gesù Cristo. Persone di cultura, età, ed estrazione molto diverse tra loro. Ciò che si è tentato di ottenere è una vasta, razionale o poetica, estrema o sfumata gamma di differenze nel vissuto personale della spiritualità. Si parla cioè, in questo documentario, non di un argomento, ma di uno di quei pochissimi aspetti della vita che toccano qualsiasi essere umano, ateo, agnostico, mistico che sia.
La regia delle interviste è semplice e rigorosa, curata fotograficamente come una Polaroid di grande formato. Le testimonianze sono integrate e alternate con immagini decontestualizzate dei Sassi di Matera e delle chiese rupestri della Murgia. Questi luoghi sono ritratti in modo quasi destrutturato, surreale e onirico attraverso il viaggio simbolico di un cane bianco.
La lavorazione è durata un anno e mezzo tra riprese effettuate a Matera, Craco, Pisticci e Roma, oltre duecento ore di girato, montaggio e registrazione delle musiche. La colonna sonora originale è composta dal Maestro Alessandro Molinari e da musicisti provenienti da Italia, Mongolia, India e Honduras. Tra questi, Kamal Sabri, Enk Jarghal, Khaoticos e Maurizio Jorio.
Linea ispiratrice di ‘The Big Question’ è sicuramente il documentario ‘Comizi d’amore’ di Pier Paolo Pasolini.
Il film è stato anche positivamente recensito dal mensile Paolino “Vita pastorale” che ne suggerisce l’uso nella catechesi per gli adulti spezzandolo in brani relativi alle singole domande poste dagli autori